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Sottoscritto il PROTOCOLLO D’INTESA Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto e Club Alpino Italiano – Gruppo Regionale del Veneto

Ecco le PROPOSTE DI COLLABORAZIONE FORMATIVA a.s. 2024/2025


A seguito del   PROTOCOLLO D’INTESA sottoscritto tra Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto e Club Alpino Italiano – Gruppo Regionale del Veneto in tema di collaborazione formativa a valere dall’a.s. 2024-2025, vengono presentate ai docenti che operano negli Istituti scolastici del Veneto le seguenti proposte che possono contribuire ad integrare l’offerta formativa della loro programmazione didattica annuale.

La conoscenza dell’ambiente, della biodiversità, dell’ecosistema e della sua fragilità rappresenta un momento di formazione importante di cui la scuola deve farsi carico, attivando progetti educativi sull’ambiente, la sostenibilità, la cittadinanza globale. Il legame con il territorio richiede la costruzione di percorsi cognitivi mirati, in grado di orientare i giovani verso i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 (OSS/SDGsSustainable Development Goals) che rappresentano il futuro dell’umanità.

Si tratta di percorsi di esplorazione cognitiva, emotiva e culturale che possono portare all’acquisizione di consapevolezza rispetto ai temi della sostenibilità, della lettura del paesaggio, della protezione dell’ambiente e della cura del Pianeta, la nostra casa comune. Ai docenti determinati per il corrente anno scolastico a programmare ad attivare esperienze di avvicinamento concreto all’ambiente, soprattutto montano, il Club alpino italiano offre la propria disponibilità per momenti di formazione e accompagnamento.

 

 

 

PRIMA PROPOSTA - UNA GIORNATA NEL PARCO

 

Modulo indicato per l’insegnamento dell’Educazione civica.

Il Club Alpino Italiano della Regione Veneto promuove progetti operativi con lo scopo di promuovere nei giovani azioni, comportamenti e forme di partecipazione attiva volti alla tutela dell’ambiente, alla lotta agli squilibri climatici e alla mitigazione dell’impatto antropico sull’ambiente naturale, in un’ottica di sviluppo sostenibile, grazie ad azioni individuali e collettive in grado di costruire una crescente consapevolezza sui temi della sostenibilità. La scoperta degli ecosistemi, la studio della storia della montagna, delle tradizioni, della geologia e della natura, sono alcune delle tematiche che il CAI Veneto propone ai ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado.

Un primo obiettivo è quello di sviluppare, anche alla luce dell’insegnamento dell’educazione civica, progetti formativi basati sull’individuazione delle metodologie e sulle competenze riferite all’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile, per avvicinare i giovani all’ambiente in chiave geografica, storica ed euristica, per favorire anche la conoscenza delle risorse naturali rappresentate dai Parchi del Veneto.

Un secondo obiettivo, ancor più ambizioso in senso civico, punta a coinvolgere le studentesse e gli studenti in percorsi di riflessione e crescita, sul rapporto con l’ambiente, sul valore individuale e collettivo dell’ambiente e del paesaggio intesi come patrimoni collettivi, sul ruolo del cittadino attivo nella responsabile azione di tutela dell’ambiente quale dovere civico del singolo.

Temi trattati: Il CAI attraverso una conoscenza di un ambiente specifico, come quello montano, può far acquisire al ragazzo non solo una serie di nozioni ma anche sviluppare le sue capacità di osservazione nonché un comportamento improntato al rispetto sia verso l’ambiente che verso le persone: educazione ambientale, senso del rispetto e solidarietà.

Articolazione delle attività: sono previsti normalmente, dopo la necessaria programmazione di partenza, due momenti, uno preparatorio in classe con la presenza di uno o più esperti del CAI che relazioneranno sull’argomento e sull’attività da svolgere, sui luoghi e su come affrontare l’ambiente montano; un secondo momento sarà costituito dall’escursione in ambiente della durata di una giornata, con accompagnatori del CAI, che insieme agli insegnanti seguiranno la scolaresca nell’escursione e nello svolgimento delle attività di osservazione previste in partenza.

Una terza fase potrà comportare, al ritorno in aula, l’elaborazione dei materiali raccolti durante l’uscita e la produzione di brochure o video che racchiudono i significati dell’esperienza e messaggi educativi rivolti ai coetanei.

 

SECONDA PROPOSTA - VAIA E GRANDE GUERRA

 

Temi trattati: la tipologia in esame approfondisce la calamità naturale abbattutasi sulla montagna veneta a fine ottobre 2018 e lavorando su un raffronto comparativo punta a far emergere somiglianze e differenze dei segni impressi tra gli sconvolgimenti della prima guerra mondiale e quelli della Tempesta denominata Vaia.

Articolazione delle attività: sono previsti due momenti, uno preparatorio in classe per presentare gli argomenti, i luoghi e come affrontare l’ambiente montano, la cui durata può essere di circa un’ora e mezza; un secondo momento è costituito dall’escursione della durata di una giornata (circa dalle ore 8 alle ore 18, a seconda dei luoghi di partenza e arrivo). Nel primo momento ci sarà la presenza di due esperti del CAI che relazioneranno sull’argomento, nel secondo 1 o 2 esperti più 2 o 3 accompagnatori, che insieme agli insegnanti seguiranno la scolaresca nell’escursione.

Materiali disponibili: una pubblicazione specifica per l’Altopiano di Asiago, un quaderno raccoglitore inerente 70 itinerari nel territorio veneto con le caratteristiche tematiche di cui sopra, una mostra itinerante da posizionare all’interno della scuola per un periodo di 15/20 giorni con annessa brochure esplicativa.

Esempi di luoghi di escursione: Monte Cengio, Monte Cimone, Forte Corbin.

 

 

TERZA PROPOSTA - PROGETTI DI EDUCAZIONE ALLA PREVENZIONE E ALLA SICUREZZA

 

Tra le priorità del Club Alpino Italiano, vi sono i corsi di formazione ed educazione alla corretta frequentazione dell'ambiente alpino. La cultura della PREVENZIONE abbinata alle azioni per la tutela della SICUREZZA INDIVIDUALE, sono gli aspetti principali di questi interventi rivolti soprattutto ai gruppi organizzati che frequentano l'ambiente montano per scopi educativi, come le scolaresche.

Una adeguata azione di formazione alla sicurezza e alla prevenzione può iniziare fin dalla scuola primaria con incontri in aula senza andare in ambiente, proiezione di fotografie legate alla flora e alla fauna dei nostri territori con nozioni di base sulle principali caratteristiche sia dei fiori più comuni che degli animali che popolano le nostre montagne.

I ragazzi si rivelano in genere molto curiosi e partecipi con domande anche molto interessanti. Si parlerà poi della preparazione dello zaino, dell''organizzazione e della preparazione di una escursione sottolineandone l'importanza, per andare a ridurre al minimo il rischio considerando le differenze tra un'escursione estiva ed invernale.

L'uscita in ambiente prevede la conoscenza delle principali nozioni del camminare in montagna, l'osservazione del territorio, ma anche nozioni di autosoccorso per affrontare gli inconvenienti più elementari. Esperienza particolarmente gradita ai ragazzi che affrontano il tutto come un gioco e una sfida tra loro con la speranza che possa restare tale anche per il futuro, da ricordare solo in caso di bisogno.

 

 

 

QUARTA PROPOSTA - PROGETTO “Acque sorgenti”

 

Temi trattati: il progetto prevede di approfondisce la tematica dell’acqua con particolare riguardo alle sorgenti; con questa tipologia si vuole illustrare le attività del CAI sul monitoraggio delle sorgenti e la relativa problematica della qualità nell’ambito di un progetto iniziato nel 2024 e che sta coinvolgendo molti soci e potenzialmente un più ampio spettro di soggetti. (https://www.cai.it/acquasorgente/)

Articolazione delle attività: sono previsti due momenti, uno preparatorio in classe per presentare gli argomenti, la località di escursione e come affrontare l’ambiente montano in cui si andrà; la cui durata può essere di circa un’ora e mezza; un secondo momento è costituito dall’escursione nell’arco di una giornata (circa dalle ore 8 alle ore 18, a seconda dei luoghi di partenza e arrivo). Nel primo momento ci sarà la presenza di due esperti del Cai che relazioneranno sull’argomento tematico, nel secondo 1 o 2 esperti più 2 o 3 accompagnatori, che insieme agli insegnanti seguiranno la scolaresca nel luogo di visita.

Materiali disponibili: il progetto è in fase di implementazione e non ci sono ancora prodotti cartacei o analoghi; è però possibile iscriversi a una newsletter tematica e si può scaricare una presentazione dal sito sopra citato; gli strumenti di misurazione sono nella disponibilità delle sezioni Cai che stanno partecipando al progetto, alle quali si rinvia per accordi più precisi. C’è inoltre una pubblicazione di ARPA Veneto sotto forma di Atlante delle sorgenti.

Esempi di luoghi di escursione: Lago del Vàch in Val Zoldana.

 

 

QUINTA PROPOSTA - ATTIVITA’ MOTORIE

 

Proposte del Club alpino italiano per preparare i giovani alla frequentazione dell’ambiente montano in competenza e in sicurezza.

  1. Tramite propri istruttori qualificati vengono promosse esperienze di arrampicata in età evolutiva. Arrampicare significa porsi degli obiettivi e impegnarsi per raggiungerli, migliorando l'autostima e aumentando la fiducia in sé stessi. Arrampicare è adrenalina ma è anche sentirsi bene, corpo e mente.
  2. Attività di orienteering; l’orienteering è uno sport che premia chi riesce a esplorare con sicurezza un territorio sconosciuto. È caratterizzato da una competizione dove i partecipanti usano una mappa dettagliata per raggiungere i punti di controllo scegliendo il percorso migliore. Questo sport, dove non conta la velocità ma la precisione, si può praticare sia in bosco che in città, sia a livello amatoriale (come se fosse un’escursione), sia a livello agonistico.
  3. Attività escursionistiche per diffondere la conoscenza e la frequentazione dei percorsi alpini e appenninici di rinomata valenza paesaggistica, quali ad esempio il Sentiero Italia CAI, le altevie, gli itinerari storici dedicati alla Grande Guerra, cammini storici di pellegrinaggio, di transumanza, legati a forme di economia e di ecologia delle popolazioni montane, nonché percorsi didattici (geologici, glaciologici, botanici). Ulteriori risorse per esperienze di particolare rilievo come trascorrere una notte in un rifugio alpino sono attingibili dai bandi “Turismo scolastico sostenibile in ambiente montano” e “Sentiero Italia CAI per la Scuola”.
  4. Montagna in ambiente invernale. Escursioni con le ciaspole ai piedi in ambiente innevato dove la neve diventa fascino e suggestione, materia di gioco e di apprendimento, come l’osservazione delle forme dei cristalli: una modalità insolita per avvicinare i ragazzi alla montagna e quindi alla natura, insegnando loro il rispetto per l'ambiente alpino che li circonda.

 

 

SESTA PROPOSTA – PCTO

 

I PCTO sono un elemento strutturale dell’offerta formativa per gli studenti del triennio conclusivo delle scuole secondarie di secondo grado.

Nell’ambito della realizzazione dei PCTO, il CAI offre un supporto alla scuola e un contributo ai giovani per la loro formazione, percorsi che abbiano come contenuto didattico aspetti conoscitivi, scientifici, geografici e storico-antropologici, con particolare riferimento alla conoscenza, alla prevenzione, alla sicurezza e al rispetto dell’ambiente.

Previa adeguata condivisione e sviluppo di una progettazione dedicata, le Sezioni del CAI possono coinvolgere gli studenti in opportunità formative indoor e outdoor facendo vivere esperienze concrete di cittadinanza attiva, promozione sociale, valorizzazione e tutela del patrimonio naturalistico.

Nell’archivio di Caiscuola sono raccolti circa 80 progetti, per lo più outdoor, divisi per tipologie e per anni scolastici, realizzati dalle Sezioni, che possono servire come modelli di riferimento per nuove progettazioni.

Naturalmente occorre iniziare il percorso da un incontro di chiarimento, dal reperimento delle risorse umane necessarie a coprire l’intero PCTO, dall’individuazione delle attività da realizzare, dalla soluzione dei problemi connessi alla logistica e dalla necessaria convenzione tra Istituto e Sezione.

 

 

CLUB ALPINO DEL VENETO

Totale dei soci 60.000; totale delle sezioni: 65; totale delle sottosezioni 11.

 

Elenco delle Sezioni del CAI Veneto

Provincia di Belluno: Belluno, Alpago, Auronzo di Cadore, Calalzo di Cadore, Caprile, Cortina d’Ampezzo, Domegge di Cadore, Feltre, Livinallongo, Longarone, Lorenzago di Cadore, Lozzo di Cadore, Pieve di Cadore, San Vito di Cadore, Val di Zoldo, Valcomelico, Vigo di Cadore.

Provincia di Padova: Padova, Camposampiero, Cittadella, Este, Fiume.

Provincia di Rovigo: Rovigo, Lendinara.

Provincia di Treviso: Treviso, Castelfranco, Conegliano, Montebelluna, Motta di Livenza, Pieve di Soligo, Ponte di Piave, Salgareda, Spresiano, Vittorio Veneto.

Provincia di Venezia: Venezia, Mestre, Mirano, Dolo, Chioggia, San Donà di Piave, Portogruaro.

Provincia di Verona, Verona, Verona Cesare Battisti, Boscochiesanuova, Caprino Veronese, Legnago, San Bonifacio, San Pietro in Cariano, Tregnago.

Provincia di Vicenza: Vicenza, Arzignano, Asiago, Bassano del Grappa, Dueville, Lonigo, Malo, Marostica, Montebello Vicentino, Montecchio Maggiore, Recoaro, Schio, Thiene, Valdagno.

 

Contatti

Molti docenti delle scuole del Veneto hanno già sviluppato negli anni precedenti forme di progettazione e di collaborazione con soci e con sezioni del Club alpino italiano per la realizzazione di attività didattiche che possono naturalmente continuare con le modalità operative già avviate e   concordate. Per i docenti invece interessati ad acquisire informazioni più approfondite o stabilire un primo rapporto di ipotetica progettualità, suggeriamo di rivolgersi in prima battuta al dr. MAURIZIO DISSEGNA che provvederà a fornire le prime indicazioni o a individuare un referente sul territorio più prossimo all’ubicazione della sede scolastica.

 

MAURIZIO  DISSEGNA, CAI Veneto, tel. 348.2564070, email maurizio.dissegna54@gmail.com, mdissegna@libero.it

 

 

 

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