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L'Antelao continua a franare
SAN VITO. L'Antelao continua a franare in vetta: è pertanto sconsigliato salire lungo la via Normale. Franco De Bon e Luca De Carlo, sindaci di San Vito e Calalzo, hanno inviato un appello a tutti gli organi di stampa, agli uffici turistici, agli uffici delle Guide, e ad altri enti affinché si renda noto che è molto pericoloso salire sull'Antelao per la via Normale che insiste per la maggior parte nel territorio del Comune di Calalzao.
L'Antelao era franato in maniera consistente il 12 novembre 2014 quando i massi caduti dalla vetta distrussero il bivacco Cosi e quel tratto di montagna fu subito definito come «estremamente pericoloso». Pochi giorni dopo il crollo, Maurizio Galeazzi, Ugo Brugiolo, Massimo Cassol, Vittorio Tonet e Silvio Belli affittarono a proprie spese un elicottero per fare una ricognizione del luogo e immediatamente riscontrarono la pericolosità dovuta a continui micro distacchi.
Costanti crolli si sono poi susseguiti nel tempo e in questi giorni estivi sono quasi quotidiani. Varie guide alpine ed appassionati di montagna nelle ultime settimane hanno segnalato la pericolosità della via normale ai sindaci di San Vito e Calalzo. I due primi cittadini, non potendo emettere un'ordinanza di chiusura in quanto la via non è una via specifica, ma una traccia che si modifica con le intemperie di continuo, hanno deciso di emanare un'allerta.
«Abbiamo avuto diverse segnalazioni dei crolli», spiega De Bon, «poi abbiamo coinvolto il delegato provinciale del Corpo nazionale Soccorso Alpino, Fabio Bristot, richiedendo la verifica dello stato di percorribilità del percorso. Sono saliti a verificare la situazione alcuni uomini del Soccorso e hanno prodotto una dettagliata relazione dove in sostanza si evince che la situazione è di altissima pericolosità».
La via Normale, per come era conosciuta nelle guide non esiste praticamente più. Spazzata via da massi che continuano a crollare. «I soccorritori hanno notato la presenza di significativi crolli e di materiale anche di grossa pezzatura lungo la Normale che genera continui, autonomi cedimenti che, qualora associati anche al passaggio di persone, possono essere anche di notevole portata e di volumi assolutamente instabili che insistono sulla verticale di salita. Abbiamo così deciso con De Carlo di informare che la via Normale di accesso al monte Antelao, dalla diramazione del sentiero Cai 227 alla vetta, è fortemente compromessa da eventi di crollo e cedimento, tuttora incombenti, tali da renderne estremamente pericolosa la percorrenza, anche da parte di persone esperte. Il nostro augurio», conclude De Bon, «è che nessuno si azzardi a salire anche perché in queste condizioni per i soccorritori sarebbe davvero pericoloso dover eventualmente intervenire per recuperare qualche sprovveduto». (a.s.)
Dal Corriere delle Alpi 22-7-2015
Chiuso il sentiero n. 250 dell'Antelao
I continui movimenti franosi che avvengono lungo la via normale all'Antelao interessano anche il sentiero alpino n. 250 che fa parte delle Alte Vie n. 4 e n. 5 e che consente l'accesso alla via ferrata "del Cadorin".
Per tali motivi il Sindaco di Calalzo di Cadore ha emesso ordinanza di divieto di percorrenza di tale sentiero fra le località "Le Giazere" e il ghiacciaio inferiore in prossimità del "Canalone Oppel".