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ROBOTICA E DRONI AL PASSO PORDOI


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Questa mattina al Centro dì Formazione per la Montagna "Bruno Crepaz" al Passo Pordoi ha preso il via la Summer School SHERPA, una settimana di formazione e approfondimento organizzata dall'Università di Bologna - Dipartimento dell'Ingegneria dell'Energia Elettrica e dell'Informazione nell'ambito del Progetto Europeo SHERPA (www.sherpa-project.eu/sherpa/content/project).
Il Past President Umberto Martini, nel portare i saluti del CAI, ha sottolineato l'interesse con cui il CAI e soprattutto il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico guarda a queste nuove tecnologie ed ha espresso il proprio compiacimento per la scelta del Centro Bruno Crepaz quale sede di questa particolarissima Scuola.
A questo Progetto lavorano da più di due anni numerose Università di tutta Europa, due ditte specializzate e appunto il CAI, sotto il coordinamento del Prof. Lorenzo Marconi, ordinario di Ingegneria dell'Automazione all'Università di Bologna che è capofila del Progetto.
Il Progetto SHERPA si prefigge l'obiettivo di coadiuvare e integrare il soccorritore che opera in ambiente impervio, sia in caso di valanghe che nella ricerca di persone smarritesi, diminuendo notevolmente i tempi di intervento e di soccorso, ma è di valido aiuto in tantissimi altri casi, come ad esempio negli incidenti aerei.
Il sistema si avvale di una piccola piattaforma mobile, capace di elaborare anche i comandi verbali, e di uno o più droni che dialogano con essa. Ma anche di piccoli elicotteri automatizzati, capaci di portare fino a 30 kg di materiali. E' comprensibile quindi come il Soccorso Alpino guardi con notevole interesse queste nuove tecnologie, che hanno, fra l'altro, la caratteristica di funzionare anche di notte.
Da oggi lunedì 20 giugno e fino a venerdì si succederanno nelle lezioni e nelle prove ben 19  fra professori universitari, tecnici, e componenti del Soccorso Alpino e Speleologico provenienti da Giappone, Svizzera, Germania, Belgio, Olanda, Svezia e Italia.
Gli studenti sono 24 e appartengono a diverse nazionalità: naturalmente la compagine italiana è quella più numerosa, ma partecipano anche due svizzeri, un giapponese, un turco, un tedesco, un belga, un inglese e perfino un iraniano.

 

 

Nella foto Umberto Martini, Claudio Melchiorri ed il Prof. Lorenzo Marconi