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“Villaggi degli alpinisti”: 2 settimane con l'AG


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Il progetto Interreg "Villaggi degli alpinisti": l'esperienza delle due settimane per l'alpinismo giovanile del CAI e dell'Alpenverein austriaco

 

Dal 29 giugno fino al 12 luglio, 75 rappresentanti dell'alpinismo giovanile provenienti da Austria e Italia stanno partecipando all'appuntamento estivo di "Vivi un villaggio dell'alpinismo"

 


Dal 29 giugno al 12 luglio le Dolomiti Bellunesi saranno meta ufficiale dei giovani alpinisti. Nel corso delle due settimane di permanenza nei Comuni di Forno di Zoldo, Cibiana di Cadore e Zoppé di Cadore, un gruppo di ragazzi tra gli 11 e i 16 anni, associati a Club alpini (CAI) di tutt'Italia e dell'Oesterreichischer Alpenverein (OeAV) potranno fare un'esperienza di vacanza attiva sulle Dolomiti cadorine e zoldane.


L'iniziativa fa parte della sessione di seminari "Vivi un villaggio degli alpinisti" prevista dal Progetto Interreg IV Italia - Austria "Villaggi degli alpinisti senza frontiere"(Bergsteigerdoerfer). Un vero e proprio soggiorno estivo, dove saranno illustrate tutte le caratteristiche e offerte del territorio, attraverso il gioco, l'intrattenimento all'aria aperta ed escursioni per conoscere divertendosi fauna e flora locali.

I 75 giovani (50 italiani e 25 austriaci) saranno accompagnati da guide ed esperti del luogo seguendo un programma curato da CAI Veneto.

"Saranno soprattutto attività in ambiente, molto dinamiche" ha spiegato Roberto De Rocco, del CAI sezione Val di Zoldo, tra i curatori del seminario, "volte a mettere in risalto la specificità dei luoghi. Tra queste, una visita al Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, curata dalle guide ambientali dell'Ente Parco.
A questo proposito, speriamo possa presenziare anche un rappresentante di organi di tutela del territorio, come il Corpo forestale dello stato ".


In risalto anche alcuni esempi virtuosi di sostenibilità. Come l'impianto a biomassa del Rifugio Bosconero, tra le uscite didattiche previste dal seminario: "si vorrebbe promuovere anche tramite i diversi Club alpini" ha aggiunto De Rocco, "una politica di risorse ambientali ad alta quota, di cui il Bosconero è un esempio virtuoso. La bioenergia è un potenziale per attivare l'economia di secondo livello, che può essere allargato anche ai paesi, per il risparmio di energia e di acqua. Un modo per far capire che la sostenibilità è possibile". In questa occasione, è stata invitata una guida d'eccezione, Marcella Morandini, neo Segretaria della Fondazione Dolomiti Unesco. "Il Progetto Villaggi degli alpinisti senza frontiere", ha dichiarato Morandini, "ha assolutamente una grande valenza, essendo un ottimo esempio di attuazione della Convenzione delle Alpi. Permette di calarsi nei luoghi attraverso la frequentazione non impattante del territorio senza passare per la monocultura dello sci, appoggiandosi ai Club alpini, alle Guide, ad Accompagnatori titolati.
Un progetto che ha come obiettivi la conservazione e la valorizzazione del territorio, ma anche uno sviluppo socio-economico che permetta di vivere in montagna, tutelando e avendo attenzione all'ambiente".


Per sviluppare lo scambio culturale e la socializzazione tra i giovani alpinisti, ci saranno dei momenti privilegiati di libertà, in cui si potranno proporre giochi e sport. A tale proposito, saranno utilizzate alcune strutture pre-esistenti, come il centro sportivo di Pralongo. Altre proposte di particolare interesse:
• una gita nelle antiche miniere di Arsiera;
• un viaggio alla scoperta dei murales di Cibiana
• una possibile partecipazione al convegno internazionale dei carbonai che si terrà nel mese di luglio a Zoppé.


Concomitante alla prima settimana di "Vivi un villaggio dell'alpinismo" in Italia, si svolgerà in Austria, nella Gailtal un seminario analogo con un programma affine a quello dei villaggi bellunesi.
Per i tre Comuni partner e il CAI Veneto, trattasi di una nuova prova di ospitalità, questa volta pensata per i ragazzi che si avvicinano al mondo dell'alpinismo: "L'organizzazione" ha detto De Rocco, "è stata forse un po' più impegnativa, avendo a che fare comunque con appassionati di età minore; tuttavia è una fase prioritaria per il Progetto e si rivolge ad una categoria che consente ai Club alpini di far capire le potenzialità e le offerte future di quest'area".
Bepi Cappelletto, in rappresentanza del CAI regionale, che ha coordinato con Elena Berton dell'Alpinismo Giovanile l'organizzazione delle settimane italiane, ha riferito che perverranno ragazzi con i loro Accompagnatori (titolati CAI) da diverse regioni italiane.


La prima settimana:
- dall'Emilia (Bologna e Ferrara), dalle Marche (Macerata) e dal Friuli Venezia Giulia (Monfalcone e Pordenone);


La seconda settimana in Austria, ci saranno ragazzi:
- dell'Abruzzo (Sulmona), delle Marche (Senigallia), del Friuli VG (Monfalcone e Tolmezzo) e del Veneto (Vittorio Veneto);


La terza settimana sempre tra Zoldo e il Cadore, ci saranno presenze:
- da Abruzzo (Chieti e Pescara), Marche (Senigallia) e Lombardia (Bozzolo, Chiari e Varese).


(foto di Giulio Mattiuzzi)

Già Venerdì 4 luglio si è concluso molto positivamente il lavoro con il primo gruppo di giovani, alla presenza dei Sindaci di Forno di Zoldo, Cibiana ed il Vice di Zoppè di Cadore. Fatta l'escursione nella zona del Bosconero, il gruppo è stato ospite di Cibiana e della sua piccola comunità. I ragazzi, ben coinvolti dal gruppo Accompagnatori capitanati da Elena Berton, hanno svolto un efficace lavoro sia durante le uscite, che nei momenti serali o di tempo libero. Nella giornata conclusiva, la presenza dei primi cittadini ha fatto comprendere il coinvolgimento totale del territorio: le strutture ricettive sono state apprezzate, sia per i loro servizi, sia per la qualità dei pasti del mezzogiorno. Già fin dal mattino che alla sera Donata Scussel, con la sua presenza ha rimarcato la vicinanza dell'organizzazione specie per quanto attiene la parte formale del progetto. 
In merito alla conduzione dei due gruppi successivi, ci siamo organizzati con una riunione preliminare con gli Accompagnatori e, sulla base dell'esperienza appena conclusa, agiremo sempre al meglio, con modalità concordate e condivise.

LA SECONDA SETTIMANA

 

Venerdì 11 luglio, si è conclusa la seconda settimana di alpinismo giovanile con un incontro serale di commiato, presenti i Sindaci di Forno e Cibiana con i saluti il Sindaco di Zoppè ed Emilio Da Deppo per il Cai Veneto, Donata Scussel responsabile amministrativa del progetto Interreg, e alla presenza di una capiente sala ospitante, oltre ai partecipanti, una numerosa comunità locale. L'intensa giornata conclusiva era iniziata alle 6,30 con la salita al M.Rite ed è terminata con una cena presso il Taulà dei Boss dopo aver visitato il paese di Cibiana accompagnati da ragazzi e personaggi locali che hanno descritto con passione la loro realtà.
La settimana pur con continue variazioni sul programma originario per le avverse condizioni meteo, ha avuto una costanza di azioni che certo non hanno annoiato i partecipanti. La disponibilità degli accompagnatori, tutti a sostenere il "gruppo" nell'ambito degli interessi generali, mantenendo lo spirito di condivisione delle azioni, ha permesso di trascorrere giornate intense e proficue. I partecipanti italiani da subito si sono mescolati e ben amalgamati a quelli austriaci, che essendo mediamente più giovani (sui 13/14 anni), inizialmente si sono ritrovati un po' isolati anche per lo spirito di riservatezza che fa parte della loro cultura. Con il passare delle giornate ciò ha permesso di raggiungere una totale e divertente commistione che ha meglio dimostrato e fatto comprendere anche ai partecipanti stessi lo spirito di questi incontri.
Come programmato anche alcuni "traduttori" hanno fatto la loro parte affiancando il gruppo austriaco nei percorsi e nelle spiegazioni: un po' l'italiano e un po' l'inglese hanno favorito ulteriormente la comprensione reciproca.
Bene le strutture ricettive migliorate giorno dopo giorno.
L'attività programmata si è svolta anche sotto la pioggia, senza notare particolari disagi: infatti Andrea, l'accompagnatrice austriaca, ha molto apprezzato proprio il fatto che l'organizzazione non si sia fermata davanti agli eventi meteo sfavorevoli, anche se, comunque, avrebbero preferito alcune attività legate all'arrampicata e ad escursioni più impegnative. Come ben si sa, le discipline più tecniche implicano una responsabilità ed un impegno diversi, oltre ad una pianificazione che avrebbe dovuto coinvolgere altre figure CAI .
Sabato, prima della partenza, è stato consegnato ai ragazzi un DVD con la raccolta delle immagini e dei video sull'esperienza appena vissuta.