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MATTEO FIORI, IL CERCATORE DI ORIZZONTI


Matteo

Sabato 18 marzo alle ore 18.00 nella Sala Congressi E. De Lotto a San Vito di Cadore verrà presentato il libro

 

“MATTEO FIORI, IL CERCATORE DI ORIZZONTI”

 

pubblicazione curata da Francesco Piero Franchi per la collana “Gente (non) comune”.

Interverranno: Franco De Bon, Sindaco di San Vito di Cadore, Ester Cason Angelini, Fondazione Giovanni Angelini, Angelo Del Favero, Direttore Generale Istituto Superiore di Sanità.

Seguiranno testimonianze e racconti di Mauro Ciotti, Andrea Fiori e tanti altri amici.

 

La collana di cui fa parte questa pubblicazione, la dice lunga sul personaggio di Matteo. Un uomo speciale in tutti i sensi. Una persona che faceva la differenza in qualsiasi campo si applicasse: avvocato, alpinista, dirigente CAI, politico, impegnato nel sociale, dirigente nel Soccorso Alpino, marito e padre… Ruvido, dolce, ironico, severo, trasgressivo, coraggioso… un cocktail di ingredienti nella sua vita che hanno contribuito ad amarlo e odiarlo con la stessa intensità e che hanno lasciato segni indelebili in tutti coloro che hanno avuto il piacere di conoscerlo e frequentarlo.

 

Qui a seguito, l’articolo apparso nel novembre 2010 sul nostro sito, alla notizia della sua scomparsa.

 

Il 12 novembre 2010, alle ore 19 Matteo ci ha lasciati, dopo una breve e devastante malattia. Malattia che malgrado la sua gravità lui ha saputo affrontare rimanendo sempre in prima fila, su tutti gli incarichi e impegni assunti. Istruttore Nazionale di Sci Alpinismo, socio della Sezione di Feltre e componente iperattivo di quella meravigliosa realtà che è la Scuola di Feltre, è stato per diversi anni presidente della Delegazione Regionale del Soccorso Alpino, dove si è battuto a salvaguardia di un’etica per una rigorosa procedura sulla formazione dei volontari del soccorso. Avvocato di professione presso il foro di Belluno, ha dimostrato in tutti questi anni di attività con le Scuole, inserito più volte in Commissioni Interregionali e Nazionali, una grande attenzione all'evoluzione maturata nella struttura, impegnandosi per la salvaguardia del volontariato e delle problematiche delle piccole realtà sezionali. Matteo è stato un grande uomo, amico di tutti, goliarda al momento opportuno ma professionale anche nel volontariato; non si risparmiava su niente e con nessuno, di grande cuore e generosità, impegnato politicamente, capace trascinatore e personaggio aggregante in tutti i sensi. Un autentico socio del nostro Club. Ci ha lasciato in un tempo troppo breve, quattro mesi dove abbiamo vissuto il suo dramma che lui non ha mai nascosto, consapevole del suo breve periodo che gli restava da vivere. Ciò malgrado, nessun passo indietro, nessun cedimento: qualsiasi impegno preso è stato impegno rispettato: con tutti e su tutto. Promotore e coordinatore fino a ieri del progetto MontagnAmica e Sicura (che deve ancora partire), merita un plauso per la sua lungimiranza nel costruire un qualcosa che maturerà e rimarrà nel tempo, per una iniziativa che non ha precedenti perché a saputo cucire rapporti che vedono oggi operare assieme tutte le strutture dedite alla prevenzione degli incidenti in montagna, testimonianza di una grande capacità organizzativa e lucidità operativa malgrado la malattia. Grazie Matteo, grazie da parte di tutti noi, dal primo dei tuoi grandi amici all'ultimo degli allievi che ha avuto la fortuna di conoscerti.

 

M.D.